La mia passione per la cultura dei Nativi Americani in questi giorni mi ha portata a leggere un libro che avevo in casa e che non sfogliavo da tempo... Ma poichè nulla è per caso... ho scoperto che il personaggio leggendario di cui stavo leggendo, Kokopelli, apparteneva al popolo dei Pueblo (e successivamente anche a quello dei Navajo), che avevano due caratteristiche in comune con gli uomini del Neolitico (studiato quest'anno): la costruzione delle case e la religione dedita agli spiriti della Natura...
Villaggi Pueblo (foto dal web)
ricostruzione della
città di Catal Huyuk in Turchia
Ho letto la storia di Kokopelli con il sottofondo musicale di un flauto dei Nativi e oltre ad averli rilassati e resi più propensi all'ascolto, li ha predisposti a porsi ulteriori domande sui reperti che abbiamo studiato e a fare parallelismi tra il mondo del Neolitico e le popolazioni dei Nativi. Complice anche un libro di Geronimo Stilton, prestatomi da uno dei bimbi sulle cascate del Niagara, che parla proprio delle popolazioni dei Nativi...
La capacità di accomunare popoli così apparenetemente lontani nel tempo e nello spazio è una delle prerogative di una mente vigile e creativa a cui tengo di più: collegare concetti, ricordi, emozioni, informazioni per creare collegamenti neuronali, motivazionali e duraturi.
Buoni "salti" a tutt*
^_^
Nessun commento:
Posta un commento